Il mondo sommerso è pieno di emozioni talmente coinvolgenti e forti che, anche quando sei fuori dall’acqua, se chiudi gli occhi, le rivivi nuovamente. Sono emozioni che qualunque persona con la passione del mare, anche con disabilità rilevanti come come un tetraplegico o un non vedente, può vivere immergendosi in sicurezza.
Dopo gli iniziali pregiudizi, ormai da molti anni i subacquei disabili hanno mostrato a tutti che chiunque goda di buona salute possa accedere ad un corso specifico e con l’addestramento più adatto, può praticare l’attività subacquea in sicurezza, godendone i numerosi benefici.
Il progresso tecnologico ha portato un miglioramento delle attrezzature, e i passi da gigante fatti dalla medicina iperbarica negli ultimi anni hanno reso la subacquea uno sport più sicuro e semplice da praticare.
Tutta la tecnologia del mondo non può sostituirsi all’esperienza e alla professionalità, così per intraprendere un cammino così entusiasmante ed impegnativo come istruttore, per me è bastato contattare Aldo Torti, presidente di H.S.A. Italia, agenzia didattica specializzata con un comprovato grado di esperienza e credibilità affinchè l’attività subacquea si è trasformata in una bellissima avventura per tutti.
La subacquea per disabili, e l’essere parte di questa comunità di istruttori e sostenitori, penso sia il modo più coinvolgente per trasferire la propria passione a chi grazie ad Archimede può volare accanto a te in un mondo fantastico senza barriere e solo con tanti amici intorno.
Nei paesi occidentali si stima che il 15% circa della popolazione, statisticamente è considerato “portatore di handicap” in seguito a malattia o incidente. Questo nel mondo significa MILIONI di persone, molte delle quali sono assolutamente in grado di praticare la subacquea.